2009 – 2019
Il percorso di Vacanze dell’Anima
Vacanze dell’anima nasce per realizzare un progetto tra cultura, arte e turismo sostenibile nel paesaggio dei Colli Asolani, della Pedemontana e Massiccio del Grappa, un percorso di valorizzazione del patrimonio territoriale, fatto di ambiente, persone, energie.
Il festival è uno spazio e un tempo in cui sostare, per (ri)pensare se stessi e il modo di essere territorio. Una proposta di confronto sui temi dell’identità e dell’innovazione sociale ed economica, realizzata in forma di festival: incontri, appuntamenti artistici, esperienze nel paesaggio aperti a cittadini e visitatori.
Tra i primi eventi di quest’area a mettere insieme istituzioni pubbliche e private, imprese e associazioni per realizzare un progetto di sviluppo locale, il primo ad avere come capofila una un’associazione di categoria, Confartigianato AsoloMontebelluna, impegnata in un’avventura pensata per il benessere diffuso.
Una ispirazione, a cui Loris De Martin, fondatore e direttore artistico, ha dato gambe e fiato assieme a molti che hanno creduto a questa possibilità. Un atto di fiducia, partito con la riflessione di Margherita Hack su Possibili futuri nel 2009.
Il passaggio di testimone del capofila, dall’edizione 2018 affidato alla Cooperativa Sociale Agricola Ca’ Coriniani, ha contribuito a portare maggiore attenzione all’inclusione e all’innovazione sociale come scelta umana e civile.
La partecipazione di Sabrina Fantini, facilitatrice di sviluppo locale che da anni segue la comunicazione e le relazioni di rete, ha rafforzato l’orientamento alla co-creazione come strumento di innovazione sistemica.
Una fitta rete di attori locali e nazionali – istituzioni, associazioni e terzo settore – sono stati coinvolti in questi anni: quasi 60 soggetti tra cui tutti i comuni e le associazioni di categoria dell’area, la Regione Veneto e Slow Food. Insieme abbiamo declinato sul territorio temi dell’agenda internazionale, abbiamo favorito confronto, pratiche di aggregazione e partecipazione. Ci siamo allenati attraverso la grande palestra che il turismo sostenibile rappresenta: un settore trasversale a tutti gli stakeholder (istituzioni, operatori economici, cittadini e visitatori) e un’attività economica che chiede cura e valorizzazione del territorio, del suo ambiente e della sua comunità.
Sono oltre 40.000 le persone che hanno preso parte all’iniziativa, più di 100 gli ospiti del programma, grande è stata l’attenzione dei media: tutti hanno contribuito a costruire significato, conoscenza, sensibilità e rispetto per la bellezza e il valore del territorio, stimolato la nascita di possibilità e progetti concreti, tra cui il percorso verso il riconoscimento Unesco – Riserva della Biosfera.